EUROFLAG TODAY

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lunedì 16 maggio 2011

Ripensato.

Ho ripensato al Mi Manda Rai 3 di Amici di Hamer vs Resto del Mondo.


  • Confermo l'opinione dell'inadeguatezza del conduttore;
  • Confermo l'opinione sul "non corretto" rapporto del Prof. Mandelli nei confronti di Colleghi;
  • Trovo però "non compatibile" la Medicina Clinica Oncologica con Medici Hameriani;
  • Gli Ematologi hanno ottenuto i migliori risultati nella lotta al cancro;
  • La sensibilità delle cellule del sangue neoplastiche (a alta velocità di replicazione) ai chemioterapici è elevata. 
  • Per questo le leucemie e linfomi sono effettivamente "spesso" ben contrastati dalla chemioterapia. Con risultati spesso importanti e duraturi.
  • Purtroppo i tumori solidi non sono altrettanto sensibili.
  • In ogni caso un Ematologo "Importante" e "soddisfatto" del Suo lavoro non può trovare alcuna logica nell'approccio Hameriano;
  • Hamer ha avuto intuizioni importanti.
  • Credo che molti conflitti siano all'origine di infarti e neoplasie.
  • Ciò non significa che possa bastare la forza di volontà a guarire.
  • E è pazzo.
  • Indipendentemente dalle stupide idee sugli ebrei.
  • E il suo credere che la mente possa constastare e vincere ogni malattia è tipicamente un approccio culturale occidentale.
  • Come ben sanno gli Asiatici la volontà non basta.
  • Altrimenti basterebbe volere smettere di bere...o drogarsi...
  • Non ho alcun pregiudizio verso le Medicine "Alternative".
  • Credo che la Medicina Hameriana sia un intelligente modo per comprendere e spiegare alcune malattie.
  • Probabilmente in futuro troveremo spiegazione a tanti "fenomeni".
  • Come una volta non comprendevamo il fulmine,
  • Ora non credo di poter credere all'utilità della Medicina Hameriana.

domenica 1 maggio 2011

Gigi D'Andrea

Ci ha lasciati il nostro Amico Gigi D’Andrea,

Cardiologo, Medico dello Sport, Libero Docente di Patologia Clinica. Docente per “natura” e Maestro di una generazione di Cardiologi. Cresciuti culturalmente alla Scuola Fiorentina di ANCE.
Ma soprattutto Fisiologo. Come sempre si definiva. Profondo conoscitore della “macchina” umana, Aveva da lì trovato la passione per l’esercizio fisico. E di lì la sua grandissima cultura e interesse per la fisiopatologia e per lo studio del “supernormale” l’Atleta e il “patologico” il paziente con insufficienza cardiaca cronica.
Ho sempre dentro il ricordo di tante.lunghe ma appassionate chiacchierate con Gigi sulla profonda differenza tra scompenso cardiaco e insufficienza cardiaca cronica, così “rozzamente” ma “pragmaticamente” espressa dal termine “Heart Failure” degli anglosassoni.
Medico fino al midollo, appassionato degli anni spesi a Padova in una vera scuola cardiologica ma entusiasta di essere stato Medico delle Ferrovie.
Docente “puro”. Un vero insegnante. In un mondo “normale” Gigi sarebbe stato un grande universitario.
Credeva col cuore nel ruolo formativo della cultura.
Un giorno scrisse un pensiero, su un foglio, mentre eravamo moderatori in un Cuore-Polmone. In cui è stato sempre Protagonista culturale.
Scrisse: "LA VERA UNIVERSITA' NON HA TITOLI MA E' LA SEDE SPECIFICA CHE
RIUNISCE SOGGETTI COL TITOLO DI PROFESSORE. IN REALTA' RAPPRESENTA LO
SPIRITO STESSO DELLA RAGIONE CHE SI PERPETUA".
Luigi D'Andrea, 13 novembre 2008

Se n'è andato un vero Uomo. Una Persona veramente speciale che ha fatto amare la Scienza e la Cultura. 
Vorrei ricordarlo con il suo entusiasmo, la straordinaria passione per la Medicina e come Persona leale e schietta.

Ciao Gigi, con tutto il cuore.