Rivascolarizzazione miocardica non in urgenza: PCI o CABG?
Nei pazienti con più di 65 anni che devono essere avviati alla rivascolarizzazione coronarica non in urgenza non è del tutto chiaro quale delle due procedure tra angioplastica percutanea (PCI) o bypass coronarico (CABG) sia quella da preferire. Per tale motivo l'American College of Cardiology Foundation (ACCF) e la Society of Thoracic Surgeons (STS) in collaborazione hanno realizzato uno studio osservazionale, derivato dall'analisi dei vari data base americani dal 2004 al 2008, finalizzato a fornire una risposta al quesito di fondo. Sono stati valutati, con un follow up medio di 2.67 anni, i pazienti di 65 anni od oltre che, avendo una malattia coronarica multivasale, erano stati sottoposti ad intervento di rivascolarizzazione coronarica. Di questi, più di 86.000 erano stati sottoposti a CABG e oltre 103.000 a PCI. Questi i risultati (Vedi figura acclusa)- ad 1 anno, non vi era alcuna differenza significativa nella mortalità tra i gruppi (6.24% nel gruppo CABG rispetto al 6.55% nel gruppo PCI; risk ratio 0.95; 95% CI da 0.90 a 1.00)
- a 4 anni, invece, la mortalità era più bassa nei pazienti che erano stati sottoposti a CABG rispetto a quelli per i quali era stata scelta la PCI (16.4% vs 20.8%; risk ratio 0.79, 95% CI 076-0.82)
- risultati simili sono stati notati in più sottogruppi e con l'uso di diversi metodi analitici.
William S, Weintraub et al. Comparative Effectiveness of Revascularization Strategies. N Engl J Med March 27, 2012 doi: 10.1056/NEJMoa1110717
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