EUROFLAG TODAY

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sabato 2 luglio 2011

Si nasce medici o si diventa?

Si nasce medici o si diventa?
La colonna Medical Classics del settimanale riporta all'attenzione dei lettori le parole di William Osler, riformatore della clinica medica all'inizio del XX secolo e da molti ritenuto il più grande medico umanista dei tempi moderni (2). Olser insegna che medico non deve fare per il malato tutto ciò che è umanamente possibile, ma solo ciò che è scientificamente corretto: "La medicina si impara al letto del malato e non in un'aula. Non lasciate che le vostre concezioni delle malattie vengano da parole udite in classe o lette sul libro. Guardate, e poi ragionate e mettete a confronto e controllate. Ma per prima cosa guardate". Il BMJ ricorda che nel suo saggio "Aequanimitas" del 1889 Osler spiegava ai giovani studenti di medicina che "due qualità possono far decollare o affondare le vostre vite". Il prima qualità: imperturbabilità. Il medico deve apparire calmo in mezzo alla tempesta e mostrare lucidità nei momenti di grande rischio: "È essenziale infondere sicurezza nei pazienti impressionabili o impauriti".
L'imperturbabilità si acquisisce in parte con l'esperienza e in parte con la conoscenza. Per il medico che fa propria l'imperturbabilità nessun circostanza potrà disturbare l'equilibrio mentale del medico. Secondo attributo identificato da Osler è equanimità intesa come tolleranza e quell'attitudine di non giudizio verso il prossimo

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